PEBA

Piano Efficace per una Buona Accessibilità?

Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) è lo strumento che permette di monitorare, progettare e pianificare gli interventi necessari per rendere un ambiente accessibile e fruibile dal maggior numero possibile di persone.

In altre parole, il Peba è lo strumento individuato dalla normativa nazionale a partire dal 1986 per monitorare e superare le barriere architettoniche presenti sul territorio. 

Nonostante le buone intenzioni, però, il Peba si è spesso dimostrato poco pratico e inefficace. Riducendosi talvolta a mera catalogazione delle barriere architettoniche, senza produrre un miglioramento tangibile dell’accessibilità urbana.

EXA-PEBA

Exilà propone una nuova visione di questo strumento (EXA-PEBA un PEBA 2.0) sviluppata dalla collaborazione di diversi professionisti esperti di accessibilità (tra cui architetti e terapisti occupazionali) con un approccio maggiormente incentrato sull’utente e basato sull’International classification of functioning (ICF) dell’Organizzazione mondiale della sanità.

L’ICF considera il benessere e la salute come il risultato dell’equilibrio tra più fattori bio-psico-sociali, nel quale assume un ruolo rilevante l’ambiente, sia fisico che sociale. In questo contesto il PEBA 2.0 di Exilà si inserisce come un piano dinamico che deve soddisfare le esigenze reali delle persone e promuovere la loro partecipazione attiva alla vita quotidiana.

Exilà propone quindi una nuova interpretazione dell’acronimo Peba.
Non più “Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Ma “Piano efficace per una buona accessibilità”.

Questa definizione mantiene l’orientamento strategico del piano, sottolineando l’importanza di un’efficacia concreta nel realizzare cambiamenti per un’accessibilità che vada oltre un approccio stereotipato, formale o puramente normativo.

Come si costruisce una “Buona accessibilità”

L’obiettivo dI EXA-PEBA è raggiungere una “Buona Accessibilità”, associando a questo termine tutte le qualità che emergono da una valutazione attenta e differenziata delle esigenze delle persone e dalla definizione di soluzioni che rispondano efficacemente ai requisiti richiesti.

Per farlo la metodologia Exilà segue tre direzioni strategiche e pragmatiche:

  • Adeguamento ambientale. Interventi mirati basati sui rilievi effettuati e sulle criticità identificate, che possano stabilire buone prassi e diventare standard consolidati di intervento.
  • Cambiamento culturale. Iniziative per elevare la consapevolezza e migliorare l’accessibilità, integrando processi che rafforzino la cultura dell’inclusione.
  • Coinvolgimento degli stakeholder. Un dialogo costruttivo con tutti i soggetti coinvolti -a partire dalle persone con disabilità e le loro associazioni- per una migliore comprensione delle esigenze, finalizzato a definire soluzioni di accessibilità più precise e appropriate. 

Ma quali strumenti servono?

L’esperienza maturata dai professionisti di Exilà ha portato all’elaborazione di EXA-PEBA, un software creato “ad hoc”, su una piattaforma cloud, costantemente implementato a seconda delle esigenze. Questo strumento ha facilitato la gestione efficace delle interrelazioni tra attività, esigenze e

requisiti ambientali. La webapp integrata, utilizzabile da un semplice tablet, permette agli operatori sul campo di rilevare dati in modo efficiente, attraverso uno strumento comune e con la trasmissione diretta di tutto il materiale nel database. 

Inoltre, la piattaforma permette a tutti i professionisti di elaborare e consultare le informazioni in tempo reale, permettendo il lavoro di gruppo e ottimizzando il processo di raccolta e analisi dei dati.

Il vero punto di forza: l’interazione con la comunità

L’elaborazione di un progetto che garantisca una “buona accessibilità” non può prescindere dal coinvolgimento attivo e dall’interazione con la comunità. Per questo motivo il team Exilà organizza incontri con la cittadinanza e i rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità attive sul territorio. 

Questi incontri, insieme alle sessioni di lavoro con l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico, favoriscono un dialogo costruttivo e permettono di inglobare nel progetto le visioni e le esigenze di una vasta gamma di stakeholder.

Questo approccio multidisciplinare al PEBA non solo adempie in pieno le linee guida tecniche e normative, ma promuove un vero e proprio un cambio di paradigma nell’accessibilità urbana, contribuendo davvero a rendere l’ambiente costruito un luogo più accogliente e inclusivo per tutti.